BEATRICE ANTOLINI “Iperborea Tour” op. Nora Lang @ Covo Club Bologna 10-1-2025


BEATRICE ANTOLINI “Iperborea Tour 2025” live @ Covo Club Bologna 10-1-2025
In una fredda serata invernale, il Covo Club di Bologna ha ospitato uno dei concerti più attesi della stagione: la tappa bolognese dell’Iperborea Tour di Beatrice Antolini. La cantautrice e polistrumentista, celebre per la sua straordinaria versatilità e per la capacità di creare un’atmosfera magnetica, non ha deluso le aspettative. Il club era gremito fin dalle prime ore della serata, con un pubblico variegato che andava dai fan storici agli appassionati di musica elettronica e sperimentale.
L’opening act, affidato alla cantante marchigiana Eleonora Di Matteo, in arte NORA LANG, ancora acerba, ma molto promettente artista, che ha scaldato l’atmosfera con un mix di sonorità elettroniche e accenni dream-pop, preparando il terreno per l’arrivo della protagonista. Nora Lang ha dimostrato sul palco una intelligente sperimentazione, che potrebbe sfociare in sviluppi decisamente interessanti.
Alle 22:30, le luci si sono abbassate e un’esplosione di suoni sintetici ha dato il via al concerto. Beatrice Antolini è salita sul palco indossando un outfit minimalista, un urban style semplice, ma d’impatto, che rispecchiava perfettamente il concept estetico di “Iperborea”, la cui recensione completa si può leggere qui (https://www.tuttorock.com/recensioni/beatrice-antolini-iperborea). Ennesima dimostrazione di come la qualità musicale possa prevalere su aspetti estetici tesi più a strappare likes che contestuali all’esibizione artistica. Le foto proiettate sullo schermo alle spalle di Beatrice sono perfette ed esprimono intensità ed emozione per la loro espressività. E sin dai primi brani, il pubblico è stato trasportato in un universo sonoro che mescolava elementi di elettronica, pop sperimentale e atmosfere sognanti. L’atmosfera al Covo Club era elettrica. Il pubblico, composto da fan di vecchia data e nuovi ascoltatori, attendeva con ansia l’inizio del concerto di Beatrice Antolini. Quando le luci si sono abbassate e le prime note hanno iniziato a risuonare, l’entusiasmo è cresciuto. Beatrice, con la sua energia contagiosa, ha subito catturato l’attenzione di tutti, aprendo il concerto con un potente brano, lo splendido “Timore”, tratto dal suo nuovo album, “Iperborea“, che assieme a “Farsi raggiungere”, la titletrack “Iperborea”, e la meravigliosa “L’arte dell’abbandono”, sono probabilmente le vette di un album di altissimo livello, maggiori dettagli nella recensione, inutile ripetere le stesse parole già usate. La resa live dei nuovi pezzi è stata sorprendente, con arrangiamenti che esaltavano la potenza della sua voce e la complessità delle sue composizioni.
Terminata la scaletta di Iperborea, Beatrice ha voluto omaggiare la recente scomparsa del grandissimo Paolo Benvegnù, proponendo la cover di Io ho visto, un artista che mancherà immensamente nel panorama musicale italiano. Assieme alla sua band live della serata, con artisti del calibro del poliedrico Nicola Manzan e Luca Nicolasi, un ottimo Amudi Safa alla chitarra e il batterista dell’ultima ora, Daniel Fasano, si è andati a riscoprire la storia artistica di Beatrice e qui si attesta la grandezza di un’artista che è un unicum splendente che riluce nello stagnante conformismo musicale che la commercializzazione spinta dello streaming e dalle radio sempre più biz-oriented, hanno abituato gli ascoltatori.
La cover di Benvegnù è stata una cesura tra l’ultimo lavoro, Iperborea, disco etereo, emozionale, viaggio intenso e introspettivo che getta uno sguardo stupito e addolorato, ma non privo di speranza, sul mondo che ci circonda, avvolto in un sound spaziale e impalpabile, e un ritorno al passato nella seconda parte della scaletta. E’ proprio in questo che si rimane abbagliati, perché ripercorrendo i passi compiuti da Beatrice nel corso della sua vita artistica, da Iperborea a Beatitude e dintorni, si vede tutta la varietà di affreschi sonori, dall’alternative all’indie, dalla new wave al punk. Una maniacale attenzione che le le è congenita nel creare prodotti perfetti, ma che spaziano in ogni direzione, senza paura di osare e sperimentare e virare verso nuovi orizzonti, senza fare delitto di lesa maestà, possiamo ritrovare queste continue contorsioni artistiche in Bowie, con tutte le sue continue trasformazioni, nella rivoluzione elettrica dylaniana, nei capovolgimenti welleriani del Modfather.
In conclusione, il live di Beatrice Antolini al Covo Club è stato un viaggio emotivo e sensoriale che ha lasciato il pubblico senza fiato; l’artista ha dimostrato ancora una volta di essere una delle voci più originali e innovative del panorama musicale italiano, regalando un concerto che non verrà facilmente dimenticato.
MAURIZIO DONINI
Photoset by DANIELE AVERSANO
Credits: si ringrazia Sfera Cubica per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
BAND:
Beatrice Antolini – voce, tastiere
Nicola Manzan (Bologna Violenta) – violino e synth
Amudi Safa – chitarra
Luca Nicolasi al basso
Daniel Fasano – batteria
https://www.facebook.com/beatriceantoliniofficial
https://www.instagram.com/beatrice_antolini
www.latempesta.org
www.oranglerecords.com
https://www.instagram.com/xo.noralang
SETLIST:
Il timore
L’idea del tutto
Farsi raggiungere
Trionfo e rovina
Generazione cosmico
L’arte dell’abbandono
Iperborea
Pensiero laterale
Restare
Io ho visto (cover di Paolo Benvegnù)
Forget to be
Total blank
What you want
Until I became
Now
Dromedarium
Venetian hautboy
A new room
Sugarize
Planet
Funky Show


CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.