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ANTONELLO VENDITTI “TORTUGA TOUR” – Live @ UNIPOL ARENA DI CASALECCHIO DI RE …

ANTONELLO VENDITTI “TORTUGA TOUR” – Live @ UNIPOL ARENA DI CASALECCHIO DI RE …

E un mondo azzurro quello di Venditti stasera, un palco completamente illuminato in blu estremamente suggestivo atto a suscitare quelle emozioni che da 40 anni il cantante romano porta in  giro per l’Italia. E’ una formula sperimentata e solida quella dell’Antonello nazionale, che unisci ragazzi del Tortuga a quelli che decenni fa, nei suoi versi, marciavano per arrivare a Roma, tra sogni e speranze di una Italia che ancora credeva in qualcosa.
Il sax aggiunge sapore acre con il suo suono abrasivo ed affascinante con la sua presenza in primo piano, è un sapiente mix iniziale tra vecchi e nuovi successi, con il disco d’oro I ragazzi del Tortuga ad inframmezzarsi a brani storici. Sullo sfondo le immagini del calderone di idee e sogni infranti del ’68, anzi, si affonda ancora di più scavando nelle sabbie del tempo e ricorda “Eravamo trentaquattro quelli della terza E, tutti belli ed eleganti tranne me, era l’anno dei mondiali quelli del ’66, la Regina d’Inghilterra era Pelè“; storie di scuola, il Giulio Cesare di Viale Trieste, O’Rey che iniziava a dominare il regno del calcio, una Inghilterra amara per i colori azzurri.
Scorrono spesso le immagini del ‘68 con gli scontri in piazza e la polizia in strada, cambia il nemico ma non la sicurezza imposta con la forza e le divise in strada per simboleggiare una sicurezza mai garantita. La notte non fa paura nella toccante Peppino con un sontuoso profluvio di archi che si prolunga in Stella con la foto di Valeria Solesin che appare alle spalle portando il pubblico in piedi a rendere omaggio ad una vita innocente spezzata con molteplici applausi.
Ed è il momento delle grandi, immarcescibili evergreen, l’indimenticabile e tragica Lilli,  “Questo è un concerto di poche parole, ma tanta musica” dice Antonello, poche parole molti fatti, potrebbe essere il motto dell’anti-politica.  E scatta il momento intimistico, un one man show al piano solo, il Re di Roma si siede ed iniziamo a nuotare Sotto il segno dei pesci per poi intraprendere, come d’obbligo, il viaggio verso Roma tra ragazze e vecchi saggi che ci aspettano a Roncobilaccio. Notte prima degli esami è attuale oggi come una volta, la spensierata Compleanno di Cristina, ruggente è l’interpretazione di L’insostenibile leggerezza dell’essere. Ogni volta è terribilmente malinconica e dolorosamente struggente, una lame che taglia nella carne viva di una ferita mai richiusa con le note del sax a fare da tragici punti di sutura. Alta marea è una sjngalong arpeggiata che trascina tutto il pubblico che riempie la Unipol Arena a tratteggiarne gli umori con dolce partecipazione, amori passionali, gelosie e fuoco, un fuoco mai sopito, il bruciare per amore disegnato dal sax con una pioggia di note strazianti. E tutta la marea umana si alza in piedi sull’anthem di Benvenuti in Paradiso.
Un cantante in forma strepitosa, una esibizione oltre ogni aspettativa, un pubblico caratterizzato da una età media, scusate il gioco di parole, media, che si è scatenato con l’entusiasmo di ragazzini con l’ormone impazzito cantando e danzando sotto palco.
 
MAURIZIO DONINI
Photoset by NINO SAETTI

Credits: si ringrazia l’Ufficio Stampa di Studio’s Online per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.

Setlist:
Raggio di Luna
I ragazzi del Tortuga
Giulio Cesare
Piero e Cinzia
Peppino
Stella
Non so dirti quando
Lilly
Sotto il segno dei pesci
Bomba o non bomba
Sara
Tienimi dentro te
Ci vorrebbe un amico
Notte prima degli esami
Cosa avevi in mente
Unica
Dalla pelle al cuore
Compleanno di Cristina
Insostenibile leggerezza dell’essere
L’ultimo giorno rubato
Ogni volta
Che fantastica storia è la vita
Amici mai
Ti amo inutilmente
Alta marea
Benvenuti in Paradiso
In questo mondo di ladri
Encore:
Roma capoccia
Grazie Roma
 
Band:
Alessandro Canini (batteria, percussioni, chitarre)
Derek Wilson (batteria)
Amedeo Bianchi (sax)
Fabio Pignatelli (basso)
Maurizio Perfetto (chitarre)
Toti Panzanelli (chitarre)
Danilo Cherni (tastiere, hammond)
Angelo Abate (piano, hammond)
Fabiana Sirigu (violino solista)
Marzia Foglietta (cori)
Laura Ugolini (cori)
Gianni Savelli (sax)
Mario Corvini (trombone)
Claudio Corvini (tromba)
Direzione musicale di Alessandro Canini
 
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