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STORIES – I Beatles al cospetto della Regina Elisabetta

STORIES – I Beatles al cospetto della Regina Elisabetta

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Martedì 26 ottobre 1965 era una giornata nuvolosa a Londra, un tempo perfetto per i compaesani; quel giorno al gruppo rock ‘n’ roll più famoso del momento, e anche del futuro, viene conferito il titolo di: Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico (MBE) ovvero di Baronetti, il titolo fu conferito direttamente in mattinata dalla Regina Elisabetta tramite cerimonia formale presso Buckingham Palace. Tutto questo solo quattro mesi dopo l’uscita del loro quinto album in studio Help!, contenente alcune delle canzoni più note del gruppo come Yesterday e Help.

Help! d’altronde come i precedenti lavori del gruppo, ebbe un immediato successo, testimoniato dal fatto che ancor prima della sua pubblicazione si registrò un totale di un milione di copie vendute attraverso le prenotazioni. La copertina del disco mostra i quattro in posizioni di segnalazione con la disposizione degli arti, anche se la parola indicata non è HELP ma NUJV. Un mese dopo la pubblicazione dell’album il premier laburista Harold Wilson diffuse,  precisamente il 12 giugno il giorno del compleanno della regina, la lista dei nomi che avrebbero ricevuto  titoli e onorificenze, distinta di solito composta da nomi di militari o uomini d’affari o funzionari statali, guarda caso quella volta tra i nomi figuravano quelli dei quattro ragazzi di Liverpool che in soli tre anni di attività erano riusciti a imporsi nel panorama musicale attuale, e noi sappiamo anche futuro. La regina lesse e accettò. L’indomani la stampa pubblicò notizie trionfali con titoli come “She loves them, yeah! yeah! yeah” ovvero “Lei ama loro, yeah! yeah! yeah!” chiaro riferimento al celebre brano del gruppo “She loves you, yeah! yeah! yeah!”, ma tra gli ex decorati, non molti approvarono la scelta, alcuni di loro in segno di protesta restituirono persino le loro medaglie.

Ovviamente sull’accaduto Lennon intervenne con la sua fervida e sprezzante verve: “Pensavo che si dovessero guidare carri armati e vincere guerre per ottenere un MBE, abbiamo ricevuto la nostra perché intratteniamo la gente. Tutto sommato, direi che ce la meritiamo di più“. Simpatica è senza dubbio la storia dello spinello: secondo molti i quattro avrebbero fumato marijuana nei bagni di Buckingham Palace. Mistero o semplice dichiarazione fasulla di Lennon? Quasi sicuramente la seconda, dato che gli altri tre hanno sempre smentito questo episodio. George Harrison, il chitarrista solista del gruppo al riguardo durante un’intervista anni dopo spiegò: “Non è vero che abbiamo fumato marijuana a Buckingham Palace prima di ricevere dalla regina il MBE, quel che è avvenuto è che eravamo in attesa del nostro turno, in fila con circa 100 persone, ed eravamo così nervosi che ci siamo recati alla toilette, e qui abbiamo fumato una sigaretta, perché all’epoca fumavamo parecchio.”. Smentita che arrivò anche da Sir Paul McCartney, manca solo la versione del batterista Ringo Star…

Comunque sia l’evento non poggiò il gruppo sugli allori che tornò presto in studio per registrare l’ennesimo successo considerato dai critici uno degli album più curati sul piano tecnico, la vetta del raggiungimento della maturità artistica del gruppo inglese: Rubber Soul, ritenuto il raccordo tra gli esordi beat trascinati fino Help! e la sperimentazione futura che il gruppo abbraccerà fino allo scioglimento solo cinque anni dopo, dopo l’abbandono definitivo ai tour, tra i viaggi in India, gli innumerevoli litigi, i matrimoni al vento eccetera eccetera…

LEONARDO DeLARGE

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