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ROCK STORIES – Pink Floyd e la genesi di Another Brick In The Wall part 2

ROCK STORIES – Pink Floyd e la genesi di Another Brick In The Wall part 2

pink floyd 1979

Nel luglio 1977 si tenne all’Olympic Stadium di Montreal l’ultima data del tour di Animals, qui nacque l’idea di Pink in Roger Waters, come lui stesso ebbe a raccontare: “Diventai così furioso che sputai a qualcuno nelle file davanti, lui stava gridando e urlando, spingendo contro le barriere, voleva solo creare disordine, mentre io volevo soltanto tenere uno spettacolo rock. Così alla fine mi infuriai e gli sputai contro!”. Ecco come si finalizza la sensazione del muro che lo separa dal pubblico che covava da tempo, e che Waters fa tracimare in due progetti paralleli, The Wall e The pros and cons of hitch hiking. Il resto della band propende immediatamente per il triplo The Wall, con la premessa di ridurlo da triplo a doppio album; un disco che sarebbe stato anche un toccasana per una band sull’orlo del fallimento a causa della cattiva gestione finanziaria dei propri consulenti.

A produrre l’album fu chiamato Bob Ezrin (Lou Reed, Alice Cooper, Peter Gabriel), questi recuperò la figura di Pink da Have a cigar e il tutto iniziò a prendere forma. Il rapporto tra Ezrin e Waters fu da subito improntato ad una grande ‘franchezza’, con il produttore canadese che arriva ad apostrofare il bassista in maniera piuttosto cruda: “Leggi le mie labbra, figlio di puttana!”.

Arriviamo al momento più famoso del disco, Another brick in the wall part 2, bisogna fare attenzione a non cadere nell’equivoco, gli alunni, raffigurati come soldatini mascherati tutti uguali, vogliono, chiedono, pretendono, l’educazione. Ma rifuggono quella massificata e monocorde loro proposta, priva di personalità, che li rende automi e non persone, la chiusura del brano è affidata a una strofa proveniente da Nightmare (Pink Floyd, The man, 1969), “If you don’t eat your meat you can’t have any pudding”. Il coro dei bambini fu un’idea di Ezrin che decise di inserire un intermezzo di tono disco music ispirandosi a School’s out di Alice Cooper. Trovandosi in quel momento a Los Angeles con la band, il producer assunse un ingegnere del suono in Inghilterra con l’incarico di registrare il numero più grande possibili di cori cantati da bambini. Quando riebbe il nastro a Los Angeles comprese subito come il risultato fosse superiore a ogni aspettativa.

MAURIZIO DONINI 

Credits:
Pubblicazione: 30 novembre 1979
Label: Harvest Columbia Capitol

BAND:
Roger Waters – voce principale (in uninsono con Gilmour nella Part 2), basso elettrico; chitarra ritmica (Part 3)
David Gilmour – chitarra solista; armonie vocali (Part 1), voce principale (in unisono con Waters nella Part 2)
Nick Mason – batteria (tranne Part 1); percussioni (Part 2)
Richard Wright – sintetizzatore Prophet-5 (tranne Part 2); minimoog (Part 1), organo (Part 2)
Altri musicisti:
Studenti della Islington Green School: cori (Part 2)

Lyrics:
We don’t need no education
We don’t need no thought control
No dark sarcasm in the classroom
Teachers leave them kids alone
Hey, teachers, leave them kids alone
All in all it’s just another brick in the wall
All in all you’re just another brick in the wall

We don’t need no education
We don’t need no thought control
No dark sarcasm in the classroom
Teachers leave those kids alone
Hey teachers, leave those kids alone
All in all you’re just another brick in the wall
All in all you’re just another brick in the wall
“Wrong, do it again! Wrong, do it again!”
“If you don’t eat yer meat, you can’t have any pudding
How can you have any pudding if you don’t eat yer meat?”
“You, yes, you behind the bike sheds, stand still, laddy”
pink floyd another brick in the wall 2
pink floyd another brick in the wall 3
pink floyd another brick in the wall 4