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Il 3 Febbraio del 1959, “The day the music died”

Il 3 Febbraio del 1959, “The day the music died”

The day the music died

Il 3 Febbraio del 1959, la tragedia.

Quel giorno si schianta un aereo con a bordo tre dei musicisti più popolari di quei tempi: Buddy Holly, The Big Bopper, e Ritchie Valens. Giovani, ma già molto famosi. Tre superstar della musica che muoiono purtroppo contemporaneamente.

La storia: i tre, che sono in tour insieme,  hanno appena concluso un  concerto al Surf Ballroom di Clear Lake, nello Iowa. Dopo il concerto Buddy, stanco e influenzato, decide di affittare un aereo privato per trasferirsi sul luogo del prossimo show, stufo del bus scalcinato col quale si spostano di solito, e sul quale non funziona nemmeno più il riscaldamento. A lui si unisce immediatamente The Big Bopper. Anche lui è influenzato, e chiede a Waylor Jennings di cedergli il posto sull’ aereo.  Jennings acconsente malvolentieri, senza sapere che si sta salvando la vita. Richie Valens si gioca l’ultimo posto sul velivolo a testa e croce con Tommy Allsupp. Tommy perde   ma  vince altri giorni su questa terra , poichè una tempesta di neve colpisce l’aereo pochi minuti dopo il decollo, provocando la morte dei tre musicisti, dell’inesperto pilota, e  della musica stessa, almeno secondo uno dei versi più celebri della storia. Quel giorno infatti viene definito  “The day the music died”  da quando, nel 1971, Don McLean scrive la canzone “American Pie”

« I can’t remember if I cried
When I read about his widowed bride,
But something touched me deep inside
The day the music died. »