Now Reading
Il 29 dicembre del 1946 nasce MARIANNE FAITHFULL

Il 29 dicembre del 1946 nasce MARIANNE FAITHFULL

marianne faithfull 19995

Il 29 dicembre del 1946 nasce MARIANNE FAITHFULL.  Di origini nobili, bella da far paura,   è stata protagonista di una lunga stagione all’inferno, dentro il paradiso della swinging London. Scoperta da un produttore ad un party degli Stones, finirà presto a letto con tutte le Pietre, prima di scegliere come compagno stabile Mick Jagger .  Due carriere parallele: quella di cantante (primo singolo di successo “As tears go by”) e di musa (molti brani a firma Jagger-Richards hanno a che vedere con lei, o da lei sono stati ispirati). Poi l’episodio tremendo,  che segna come spartiacque la sua vita. Una sera la polizia irrompe a casa di Keith Richards. Lei è nuda, con solo la pelliccia addosso. Si diffonde la leggenda che fosse in preda all’eroina e che tutti quanti stessero facendo sesso con lei. Invenzioni, forse. Esagerazioni, forse. Di sicuro ci sono solo la nudità e la pelliccia, ma sono sufficienti a fare di lei “la puttana del rock”, una pessima madre, una donna da evitare. Nel 1970 le viene tolto il bambino, lei tenta il suicidio, e si perde nell’eroina. Vive praticamente per strada, a Soho, per due anni. Ne esce miracolosamente viva, anche se la voce ormai è distrutta. Torna comunque a cantare, e nel 1979 pubblica “Broken English”, un capolavoro. E’ un nuovo inizio. Alterna magnificamente rock e Bertold Brecht, Tom Waits e Nick Cave; collabora con tantissimi artisti, e accetta infine il corteggiamento del cinema. Tante pellicole, e il successo mondiale come protagonista in “Irina Palm”. In casa sua, tante foto degli anni  Sessanta. Lei con il volto incorniciato da lunghi capelli biondi, e un sorriso sospeso a metà tra innocenza e perversione. Lei in reggicalze nere e corpetto, magrissima e sensualissima. Lei vestita solo di collant scuri, nella stessa posa di Brigitte  Bardot, in un altro scatto che fece storia. Sembra impossibile pensare a come e quanto il tempo abbia potuto corrompere tutta quella bellezza. Colpa di eccessi e di “Cavalli Selvaggi”, di alcol e droghe, di quella “Sister Morphine” per la quale scrisse il pezzo, di depressioni che hanno fatto a pezzi i suoi sogni. Meglio non guardare indietro, ora. Come fa lei, che oggi può dire “eroina” per parlare di sé e della sua rinascita, e non della droga che l’ha quasi uccisa.